L'ISPETTORE PEROGATT
Com'è nato?
Il
personaggio dell'Ispettore Perogatt è nato quasi per caso...
Cioè, da moltissimi anni Carlo Peroni aveva adottato lo pseudonimo
di "Perogatt", nome che era nato dato che da giovane Peroni
aveva una passione particolare per i gatti (successivamente si è
"convertito" ai cani...) ed era arrivato ad averne circa una quarantina!
A quell'epoca abitava nei pressi di un fiume; sentiva spesso dei miagolii
disperati arrivare da alcune piccole secche del fiume e non resisteva a
quelle situazioni: metteva in salvo i gattini che evidentemente erano stati
gettati da qualche persona insensibile. Fatto sta che sua madre non sapeva
più come fare con tanti gatti per casa, perciò Peroni costruiva
delle piccole casette nel cortile e cercava in ogni modo di riuscire a dare
da mangiare a questa moltitudine di gatti; molta gente del vicinato collaborava
gettando dalle finestre un po' di roba da mangiare, così la "raccolta"
andava sempre più avanti.
Ma
la passione di Peroni è stata sempre quella del disegno (dicono che
quando è nato avesse già una matita...), quindi era abbastanza
logico che pensasse di disegnare sempre molti gatti nei suoi fumetti ed
inoltre metteva un piccolo gatto stilizzato accanto alla sua firma. I colleghi
avevano, ovviamente, notato questo particolare che dicevano di lui "Peroni,
quello del gatto", quindi lo soprannominarono prima "Peroni
gatto", poi "Pero gatto". La cosa piacque a Peroni
che modificò un pochino questo nomignolo trasformandolo in "Perogatt".
Ma torniamo al discorso iniziale, cioè come mai è nato il
personaggio dell'Ispettore Perogatt. Erano gli anni '90 e Peroni
seguitava a chiedere al Direttore del Giornalino di poter fare delle storie
con un suo personaggio, testi e disegni; dopo varie proposte e insistenze,
il Direttore chiese a Peroni di studiare delle storie autoconclusive da
una tavola con dei quiz. Peroni propose allora di fare dei piccoli "gialli"
a quiz, il Direttore approvò e gli disse di metterci magari un ispettore;
detto fatto: facciamo l'Ispettore Perogatt! Approvata l'idea, il
Direttore non sapeva che poi Peroni aveva avuto subito in mente di far nascere
un ispettore del tutto particolare, un po' pazzoide, con dei quiz ancora
più pazzoidi... Ma non basta: per l'Ispettore Perogatt Peroni fece
una specia di autocaricatura... Inoltre gli mise accanto un gatto, che all'inizio
non aveva un nome e di volta in volta nelle storie l'Ispettore si chiedeva
come chiamarlo ed alla fine - dopo diverse storie - decise di chiamarlo
proprio "Gatto"!
Poco tempo dopo portò le prime storie al Direttore e - stranamente...
- gli piacquero, anzi gli chiese di prepararne una serie. Queste "micro-storie"
erano impostate in maniera particolare: innanzitutto i "casi"
erano tutti su argomenti strani, astratti, pazzeschi e l'Ispettore Perogatt
doveva indagare ogni volta su argomenti incredibili (vedere l'elenco delle
storie). Inoltre, alla fine di ogni storia l'Ispettore diceva di aver capito
chi era il colpevole, ma in effetti ogni volta il merito non era tanto suo,
quanto del suo Gatto che gli suggeriva la soluzione. Ovviamente le soluzioni
(per la maggior parte dei casi) si trovava - capovolta - in fondo alla pagina.
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