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giovedì, 24 gennaio 2008
UNA CARTOLINA DAL PASSATO...



ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (148)

Una "cartolina" dal passato...




Postato da: Perogatt a gennaio 24, 2008 00:25 | link | commenti (20)
cartolina dal passato

mercoledì, 16 gennaio 2008
ANCORA JACOVITTI!





ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (147)

Ancora Jacovitti!




    JACOVITTI - sito ufficialeL'altro giorno ho parlato per telefono - molto piacevolmente - con Silvia Jacovitti, la figlia del mitico Jacovitti (che purtroppo ci ha lasciati nel 1997), ed io l' avevo conosciuta fin da piccolissima e sapevo quanto suo papa', il mitico Jac, l'aveva aspettata! Dato che la nostra prima figlia, Luisa, era una bambina, lui mi diceva spesso che gli sarebbe piaciuto di avere anche lui una bambina e si era sfogato a fare dei bellissimi regali a mia figlia, specialmente in occasione del primo compleanno della mia bambina, pensando al piacere che sarebbe stato per lui se si fosse trattato di sua figlia. Un giorno era euforico e mi comunicò che finalmente stava per arrivare il suo primo figlio! Lui non sapeva come dirmelo... Gli avrebbe fatto piacere se si fosse trattato di una bambina, ma anche se fosse stato un maschio lui sarebbe stato contento. Ma io sapevo bene che sarebbe stato il massimo se si fosse trattato di una femmina. A quell'epoca non si poteva sapere in anticipo il sesso dei propri figli. Quindi, fino all'ultimo si sceglievano nomi di maschi o di femmine e si preparavano vestitini da maschi e da femmine... Insomma, ogni volta era una vera sorpresa! Ma quando seppe che era nata una femmina la sua contentezza era arrivata alle stelle e non riusciva più a contenersi dalla gioia!







     Dicevo che ho parlato con Silvia e per me è stato un vero piacere! Le ho detto che, quando lei era nata, io ero sto uno dei primi amici a tenerla in braccio! Abbiamo parlato di tante cose e lei mi aveva detto che alcune cose che io ho raccontato su suo padre nei miei blog, (i PeroBlog) suo papà gliele aveva già raccontate, come per esempio quell'episodio di quando abitavamo nello stesso cortiletto e lui aveva le finestre proprio di fronte alle nostre. Quando io decisi di cambiare casa perchè ne cercavamo una un po' più grande dato che stava per nascerci il secondo figlio, lui mi disse che ora poteva anche dirmelo... A quell'epoca io lavoravo al Vittorioso (con gli uffici in Via della Conciliazione, poco lontano dal Vaticano) e tutti i giorni facevo avanti ed indietro dato che noi abitavamo in uno dei famosi sette colli di Roma, presso la zona chiamata "Madonna del Riposo" (molto conosciuta a Roma). Jac mi disse che per tanto tempo, quando lui sapeva che io dovevo arrivare, mi seguiva da dietro la sua finestra puntandomi contro una delle sue pistole (aveva una nutrita collezione di armi...) e la pistola era carica... Jac mi disse che ogni volta pensava "Peroni non sa che rischio sta correndo... Basterebbe che mi sfuggisse il dito dal grilletto e..." E si mise a ridere a crepapelle. Ma io non mi divertii come lui: da quel giorno fino a quando abbiamo cambiato casa, io passavo rasente al muro dalla parte dove abitava Jacovitti e poi, di corsa, andavo dentro al mio portone, con il sudore freddo... e mi dicevo "anche stavolta mi è andata bene..." In questo PeroBlog ho messo vari aneddoti riguardanti il grande del fumetto umoristico italiano: lisca di<br>    pesceJacovitti, come quello del quale ho accennato brevemente qui sopra (da notare che si firmava sempre con una "lisca di pesce": nomignolo che gli avevano affibbiato gli amici dato che da giovane era magrissimo...). Chi vuole può divertirsi ad andare a cercare sull'archivio le varie puntate dove ci si trovano dei fatti curiosi e a volte un po' strani che riguardano proprio il mitico Jacovitti.







    Ogni tanto mi capita di pensare a lui e mi tornano (spesso in maniera disordinata nel tempo) dei ricordi su di lui. Ho pensato di raccoglierli un po' assieme e metterli in una puntata, questa. Ad esempio, quando un anno io e mia moglie eravamo andati a Roma per partecipare all'Expocartoon dove, con il nostro amico Sergio Salemi, stavamo realizzando una grossa operazione: la creazione di una grande (e lunghissima) striscia a fumetti (la striscia più lunga del mondo!) basata su "Giulietta e Romeo"; io avevo preparato un canovaccio ed il compito di illustrare la storie era affidata ai vari disegnatori (di tutti i generi, di tutte le città) e ciascuno era libero di interpretare la scena a lui affidata con la tecnica che meglio credeva e secondo il proprio stile, a colori o in bianco/nero, insomma: la massima libertà. Ogni disegnatore si preoccupava anche di metterci i dialoghi, basandosi su quelli che aveva messo chi li aveva preceduti e chi li seguiva doveve basarsi su questi nuovi dialoghi per andare avanti... Spesso io cercavo di dare una piccola mano, fornendo qualche consiglio, ma facevo sempre in modo che ciascuno si sentisse libero al massimo. Insomma, facevo una specie di "regia" di una specie di "recita a soggetto" come si usava un tempo in teatro. Io e Salemi vedevamo che ne stava venendo fuori un'opera veramente notevole. Il tutto poi veniva regolarmente fotografato (ogni vignetta ed ogni autore mentre era all'opera!) e gli autori venivano invitati a firmare una liberatoria per poter, un giorno, essere liberi di poter eventualmente utilizzare i loro disegni da mettere in libri o DVD o altro. Ovviamente ciascuno avrebbe ricevuto in cambio la sua porzione di guadagno in base al numero di vignette fatte (a questo punto è necessario dire che questa famosa Striscia è ancora incompleta: mancano solo poche vignette per arrivare alla fine, ma Sergio Salemi ha avuto dei gravi problemi di salute ed abbiamo fermato "provvisoriamente" la cosa). Dato che ci trovavamo a Roma, Salemi mi disse che sarebbe stato bello se avessimo potuto convincere Jacovitti a partecipare anche lui a questa iniziativa. Io, che conoscevo bene Jacovitti, sapevo che difficilmente avrebbe accettato perchè lui sostanzialmente era un timido e non gli piaceva stare in mezzo alla gente e poi, farsi vedere a disegnare, per lui sarebbe stata una cosa quasi impossibile. Comunque telefonai a Jacovitti cercando almeno di fare una prova, sperando in un... piccolo miracolo. Jacovitti mi rispose che era piuttosto affannato e, dopo aver sentito di cosa si trattava, mi disse che avrebbe partecipato molto volentieri, ma non se la sentiva perchè faceva molto caldo e lui non si sentiva tanto bene. Io provai ad insistere. Gli dissi anche che, magari avremmo potuto andare noi da lui, ma disse di no. Era veramente spiacente, ma non se la sentiva proprio. Mi suggerì però una cosa: mi chiese se per caso conoscevo Luca Salvagno, il ragazzo che spesso gli dava una mano con i disegni di Cocco BillCocco Bill. Gli dissi che, guarda caso, era proprio lì, vicino a noi. Allora mi spiegò che cosa dovevo dire a Luca e cioè di fare tre vignette consecutive e mi descrisse chiaramente una per una il disegno: nella prima Cocco Bill che correva allegro, a braccia aperte da sinistra verso destra; nella seconda Ohsusanna (la sua innamorata) che correva da destra verso sinistra, sempre allegra, con le braccia alzate; nella terza i due si sbatacchiavano assieme con un turbinio di cuoricini ed il rumore di grosso bacio: bAcio!! (più un rumore di botta: SCIAF!) Riferii a Luca Salvagno quanto mi aveva detto Jac ed il giovane si mise subito a disegnare e poco dopo erano pronte le tre vignette, realizzate a colori, proprio con lo stesso stile di Jacovitti e, con il suo permesso, ci mise la firma "Jac" (e non "Lu'" come attualmente usa per le tavole di Cocco Bill che Luca realizza - anche con i testi - per il Giornalino, il tutto con il permesso di Silvia Jacovitti. Devo dire che quelle tavole sono belle, anche se, occorre dirlo, Jacovitti era inimitabile e moltissimi disegni "somigliano" a quelli di Jacovitti, ma, ovviamente, purtroppo non sono quelli di Jacovitti... Jacovitti ha avuto diversi imitatori in giro per l'Italia ed alcuni si sono avvvicinati molto, ma e' impossibile fare dei disegni con lo stesso spirito anche perche' Jacovitti era veramente "unico"! Tornato a casa, dopo Expocartoon, telefonai a Jacovitti. Noi due, dopo che io da anni ero partito da Roma per ritornare a Milano, ci sentivamo quasi tutte le settimane per telefono e ci confidavamo i nostri "segreti", le nostre amarezze, la nostra allegria e talvolta anche un pizzico di "follia": eravamo perfettamente in sintonia e, quando io avevo realizzato la rivista "Slurp!" (vedere nell'Archivio le puntate apposite su questo PeroBlog) lui mi telefono' e mi disse che mi invidiava perche' vedeva che li' io mi ci divertivo molto, mentre lui ormai da tempo non si divertiva piu'. Faceva i disegni solo per "mestiere" ed era molto avvilito... Era passato diverso tempo che non collaborava piu' al Giornalino e mi disse che gli sarebbe piaciuto poter ritornare a fare il suo Cocco Bill. Io gli promisi che avrei provato ad "indagare"... Jacovitti era stato un assiduo collaboratore del Giornalino, ma quando usci' il libro (bellissimo!) "Kamasultra" (con testi di Marcello Marchesi) e poi le divertentissime pagine per "Playmen", il Direttore del Giornalino (Tommaso Mastrandrea - che noi, amichevolmente, chiamavamo Tom) chiuse immediatamente la sua collaborazione perche' aveva ricevuto molte proteste da parte di genitori che non volevano che l'autore di quei disegni "porno" collaborasse ancora sul Giornalino. In effetti in pochi avevano capito che lui non aveva fatto fumetti porno, ma fumetti umoristico-erotici con un assoluto buon gusto. Erano semplicemente disegni molto divertenti, anche se, diciamolo, non erano adatti ai bambini... Comunque ormai era passato molto tempo ed era forse il momento di far tornare Jacovitti al Giornalino. Io ne parlai, come promesso, con il Direttore, il quale, dopo un attimo di silenzio, mi disse che effettivamente la "punizione" che aveva dato a Jacovitti era durata anche troppo ed era ora di farlo ritornare. Io ne ero felice ed il giorno stesso telefonai a Jacovitti (tra di noi, lui mi aveva detto di chiamarlo "Franco", anche se altri lo chiamavano "Benito") per comunicargli la notizia. Franco non stava piu' nella pelle, era felicissimo. Ma ad un tratto ci fu un lungo silenzio ed io gli chiesi il perche'; lui mi rispose che si stava chiedendo: ma ormai era passato molto tempo senza che i suoi disegni fossero pubblicati su qualche giornale e temeva che ormai i lettori si sarebbero dimenticati di lui. Io feci molta fatica per convincerlo che il suo nome era molto attuale e che la gente non aspettava altro che rivedere i suoi disegni! Cosi', con molta fatica, riuscii a convincerlo. Lui mi disse che pero' lui ci vedeva poco e che si sarebbe fatto aiutare da quel giovane che avevo conosciuto a Roma (Luca Salvagno). Qualche giorno dopo io mi trovavo nell'ufficio del Direttore del Giornalino perche' dovevamo parlare della programmazione dei prossimi numeri (ogni tanto ci incontravamo per studiare ogni volta qualcosa di nuovo). Ad esempio, da uno di questi nostri incontri, nacque l'idea di creare uno strano personaggio: Nostradamus Junior; ed io gli feci una controproposta: visto che loro stavano studiando cosa fare per mettere un calendario sul Giornalino io gli proposi di fare il "Calendario di Nostradamus Junior". La proposta ebbe subito l'approvazione di Tom che, anzi mi propose di creare anche una rubrica gestita proprio dal mio nuovo personaggio Nostradamus Junior. Così, per molti anni questo strano personaggio, che parlava in rima, spopolava sulle pagine del Giornalino e piaceva molto ai lettori di tutte le eta'. Ovviamente, ogni anno, nell'ultimo numero, c'era un inserto speciale con il "Calendario di Nostradamus Junior" (un calendario che curavo interamente io ed ogni volta con idee diverse ed un po'... pazzoidi che piacevano moltissimo ai lettori! (Purtroppo, con l'arrivo di un nuovo Direttore al Giornalino, sparirono vari miei personaggi: l'Ispettore Perogatt, Tippy e Nostradamus Junior: non piacevo al nuovo Direttore...). Bene, dicevo che un giorno, mentre stavamo appunto parlando, con Tommaso Mastrandrea, di queste cose, squillo' il telefono ed Tom sollevo' la cornetta un po' scocciato perche' questo interrompeva i nostri discorsi. Ma, sollevata la cornetta, vidi subito che Tom si illumino' subito in viso e parlava con un tono entusiastico. Poi ad un certo punto lo sentii dire al telefono che li' era presente una persona che voleva salutarlo... e mi porse la cornetta del telefono. Io non avevo la minima idea di chi fosse. Ma scoprii subito che era Jacovitti! Era particolarmente allegro perche' il Direttore gli aveva appena detto che avrebbe potuto ricominciare con il suo Cocco Bill! Al pomeriggio Jac mi telefono' a casa per ringraziarmi: era un po' commosso. Io gli dissi che non avevo fatto assolutamente niente, avevo solo cercato di rimettere le cose a posto, no? Ma Franco non la finiva piu' di ringraziarmi, ed io gli dissi che, se proprio voleva ringraziarmi, poteva se mai regalarmi una vignetta di una sua tavola originale... E lui mi rispose, ridendo, che me ne aveva gia' concesse tante... Infatti, quando andavo a trovarlo nel suo studio, io sbirciavo sempre nel suo cestino e scoprivo spesso delle tavole rotte e gettate via, a volte anche dei pezzi di "panoramiche" (i famosi paginoni strapieni zeppi di battute): roba che gettava via perche', piuttosto che correggere, faceva prima a rifarle del tutto. Cosi' io avevo preso, con il suo permesso, dei pezzetti di cartoncino con disegnate alcune vignette, alcuni pezzi anche minuscoli. Insomma, cose che non significavano tanto, ma per me erano dei veri "tesori". Qualcuno a questo punto dira': "ma allora, se hai tutta quella roba, perche' non ce la fai vedere?" Beh, il fatto e' che io sono sempre stato molto generoso con i miei amici, specialmente quelli che sono veramente appassionati di fumetti ed avevo regalato tutto a loro! Proprio cosiì, per me non avevo tenuto quasi niente, tranne una prova piccolissima di una copertina che era completamente a pezzi ed io avevo cercato di aggiustare con il nastro adesivo...







    Ma ora torniamo a quanto dicevo all'inizio, e cioe' della telefonata a Silvia Jacovitti: e le avevo anche chiesto il permesso di poter mettere su una puntata dei miei Blog (i PeroBlog) dove avrei raccontato altri aneddoti di suo papà e con l'aggiunta di un paio di animazioni che l'amico Lele (che sicuramente gli amici che seguono i miei Blog avranno notato per molti suoi commenti) mi aveva inviato (dopo varie prove e correzioni): Lele le ha realizzate con Flash, ma lui ha usato un sistema particolare per cui sembra proprio che sia stato proprio Jacovitti a fare quelle animazioni perche' ha usato proprio i disegni di qualche fumetto, quindi tutta l'animazione era realizzata con lo stile completamente Jacovittiano! A me sono piaciute molto e sono piaciute anche a Silvia, che mi ha dato subito il permesso, quindi qui sotto si possono ammirare. Lele non e' un professionista, ma un ingegnere insegnante che disegna nel tempo libero e la sua passione sono proprio i fumetti, soprattutto quelli di Jacovitti ed anche i miei vecchi disegni (in una puntata precedente avevo messo un paio di animazioni che aveva fatto con il mio personaggio "Gervasio": veramente belle, realizzate con i tempi proprio giusti!) e poi ogni tanto me ne manda anche altre che deve ancora terminare. Insomma, lui ci si diverte moltissimo ed io pure. E pensare che molti anni prima io ero stato il disegnatore incaricato dalla Pagot Film a realizzare la serie di Caroselli per i gelati Algida con il personaggio Cocco Bill. Per realizzarlo bene, pero', io avevo chiesto a Jacovitti alcuni suoi disegni originali studiati appositamente. Poco tempo dopo arrivarono cinque o sei disegni, ma niente altro. Io gli telefonai chiedendogli come mai non ne aveva fatto altri e lui mi rispose: ma a te non servono: Cocco Bill ormai lo conosci meglio tu che io! E si mise a ridere. Beh, mi misi subito al lavoro ed il risultato fu eccellente: sia Jacovitti che i fratelli Pagot, ma soprattutto i proprietari della ditta Algida erano soddisfattissimi del risultato: avevo perfettamente rispettato lo stile di Jacovitti! Io spiegai loro che, eravamo tanto amici e lo avevo visto disegnare tante di quelle volte che ormai mi riusciva facile imitarlo. Ah, io avevo anche scritto i testi: anche quelli erano molto piaciuti perchè Jac li aveva trovati uguali ai suoi! Inoltre... ci avevo messo i rumori scritti, quelli che scriveva di solito Jacovitti. Successivamente, con i cortometraggi (fatti da De Mas) anche lì avevano messo i rumori scritti, ma non tutti erano esatti... Beh, io ero consapevole che effettivamente quelle animazioni di Lele erano molto "somiglianti", ma... se le avesse fatte proprio Jacovitti sarebbe stata tutta un'altra cosa!... Ma Jacovitti mi aveva confidato piu' volte che a lui sarebbe piaciuto molto riuscire a fare dei disegni animati, ma non aveva la "pazienza" di fare tuti quei disegni... (e pensare che per tutta la vita lui ha realizzato una montagna di fumetti, tutti pieni zeppi di disegni e moltissimi di quelli sembravano dei disegni animati. Lui mi disse che "erano solo dei miseri tentativi di finte animazioni..." Era inutile convincerlo del contrario. Nonostante quello che sembrava alla gente, Jacovitti non era completamente consapevole della sua enorme bravura e, purtroppo, molti Editori ed Agenti, avendo scoperto questo suo lato, a volte se ne approfittavano...







    Beh, adesso gustatevi queste animazioni che, ne sono certo, Jacovitti avrebbe gradito molto vedere realizzate in questo modo! Se qualcuno volesse mettersi in contatto con Lele, per favore mi scriva che penserò io a fargli avere la corrispondenza: non metto il suo indirizzo e-mail perchè... altrimenti poi avrebbe la sua casella di posta completamente intasata, come succede spesso a me: con gli indirizzi su Internet, ci sono una valanga di "vampiri" che vanno in cerca di scritte che contengono la "@" e poi mandano una miriade di e-mail pubblicitarie di dubbio gusto... Ma io sono certo che questo "Lele" presto ne farà molta di strada: ha l'animazione nel sangue! E questa è una cosa che non capita a tutti, ve lo assicuro.

































































































     Qui sopra, alcune animazioni di Daniele Bonomi, per gli amici... Lele!




    (c) Copyright: Jacovitti







    Nota: queste animazioni dovrebbero essere visualizzate facilmente da tutti, in caso contrario ritengo che occorra munirsi dei necessari programmi (che si scaricano gratis) tipo Flash Player o qualcosa di simile. Ma dovrebbero uscire eventualmente le apposite finestre che avvertono sul da farsi.







     Nelle prossime puntate del PeroBlog potrebbero esserci anche altre animazioni di Lele. Vedremo... :)






    Perogatt










      NOTA: In questo Blog, il "PeroBlog", i commenti sono molto graditi e si invitato gli "amici" visitatori a partecipare. Chiunque è libero di esprimere la propria opinione, purchè si comporti con educazione e metta una firma (so bene che ciascuno può inventare un proprio nickname a piacere e in questo caso non sarebbe individuabile, ma si invita a non "nascondersi dietro l'anonimato" per poter dire tranquillamente delle cattiverie: qui siamo tutti amici, appassionati dei fumetti, del disegno animato e di tutto quanto fa spettacolo. Quindi ci si aspetta di mantenere un tono adeguato. Purtroppo devo avvertire che chi non rispettasse queste semplici regole, rischierà di trovare cancellato il proprio commento. Mi auguro che tutti si adeguino a questo clima di amicizia e tra amici ci si comporta bene. Chi non fosse d'accordo con queste regole, con dispiacere, devo consigliare di andare da un'altra parte. Qui si scherza, si è allegri, si possono dire delle battute, a patto che non siano volgari. Ancora due cose: qui non si parla di politica o di religione. Ognuno ovviamente è libero di pensarla come preferisce, ma l'argomento principale ed unico è quello di leggere degli aneddoti (di fatti realmente accaduti) riguardanti appunto il magico e fantastico mondo del disegno! Buon divertimento in serenità! Grazie.





    (147 - Segue)



Postato da: Perogatt a gennaio 16, 2008 18:38 | link | commenti (25)
ancora jacovitti

mercoledì, 09 gennaio 2008
CHE MARONI!





ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (146)

Che maroni!




    Siano proprio due "minchionauti, lo ammetto, io e mio figlio Paolo. In un momento di... sconforto e, dato che dietro consiglio medico io devo camminare di più, tutti i giorni per riuscire a fare in modo che le mie gambe (in seguito ad una operazione che all'inizio avrebbe dovuto essere semplicissima, ma poi sono subentrate alcune complicazioni) si muovessero ed oltre tutto, oggi era una bella giornata di sole. Quindi avevamo deciso di fare una "escursione" nei paraggi della nostra casa. Ci siamo... avventurati in una zona che non visitavamo da alcuni mesi ed abbiamo scoperto una cosa che ci è subito sembrata alquanto strana: a poca distanza si vedeva una marea di gru meccaniche. L'ultima volta che eravamo stati in quel posto, non molto distante da casa nostra che, come ho detto altre volte, ha, per fortuna, la caratteristica di essere immersa nel verde, tanto è vero che ce ne eravamo andati via da Milano proprio alla ricerca di una zona con tanto verde e non solo esclusivamente cemento, come purtroppo ogni giorno che passa aumenta a Milano (vedasi ad esempio i tre bruttissimi e pazzoidi grattacieli che stanno per sorgere al posto della vecchia famosa Fiera di Milano). Ma ad un tratto mio figlio (che è molto più alto di me...) ha visto per primo una cosa che lo ha sconvolto e me l'ha segnalata; avvicinandoci ancora di più, andando un pochino più in alto, abbiamo notato che, dove prima c'era un bosco, ora c'erano queste numerose, numerosissime gru: segno che stavano costruendo delle case, molte case! Infatti, avvicinandoci ancora, abbiamo scoperto che si trattava di una quantità notevole di ville, villette, case. Ecco il motivo di tutte quelle gru! Ma non riuscivamo a vederle tutte: altre stavano spuntando un po' più in basso. Tra l'altro abbiamo notato che gli operai che stavano lavorando, per la maggior parte sopra i tetti, erano tutti senza il regolamentere ed obbligatorio casco di protezione! Ma non riuscivamo ad avvicinarci più di tanto perchè ad un certo punto c'era una recinzione. Quindi, mestamente, abbiamo fatto dietro front decidendo di tornare verso casa, ma ci siamo accorti che, con quella scena vista, ci eravamo fatto proprio due maroni così!... Vedere per credere. Serve a qualcosa commentare quanto abbiamo visto? Se cliccate qui, vedrete che proprio non serviva, purtroppo. Che ne pensate?...





    Perogatt












      NOTA: In questo Blog, il "PeroBlog", i commenti sono molto graditi e si invitato gli "amici" visitatori a partecipare. Chiunque è libero di esprimere la propria opinione, purchè si comporti con educazione e metta una firma (so bene che ciascuno può inventare un proprio nickname a piacere e in questo caso non sarebbe individuabile, ma si invita a non "nascondersi dietro l'anonimato" per poter dire tranquillamente delle cattiverie: qui siamo tutti amici, appassionati dei fumetti, del disegno animato e di tutto quanto fa spettacolo. Quindi ci si aspetta di mantenere un tono adeguato. Purtroppo devo avvertire che chi non rispettasse queste semplici regole, rischierà di trovare cancellato il proprio commento. Mi auguro che tutti si adeguino a questo clima di amicizia e tra amici ci si comporta bene. Chi non fosse d'accordo con queste regole, con dispiacere, devo consigliare di andare da un'altra parte. Qui si scherza, si è allegri, si possono dire delle battute, a patto che non siano volgari. Ancora due cose: qui non si parla di politica o di religione. Ognuno ovviamente è libero di pensarla come preferisce, ma l'argomento principale ed unico è quello di leggere degli aneddoti (di fatti realmente accaduti) riguardanti appunto il magico e fantastico mondo del disegno! Buon divertimento in serenità! Grazie.







    (146 - Segue)




Postato da: Perogatt a gennaio 09, 2008 00:57 | link | commenti (25)
che maroni