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martedì, 27 febbraio 2007
ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (101)





I grandi Umoristi










copertina Grandi UmoristiEra il 1970 e la rivista "Horror" faceva furore, PierCarpi, uno dei due direttori (assieme ad Alfredo Castelli) si dava da fare preparando anche (per Gino Sansoni, lo stesso Editore di Horror) dei libri e fra questi c'era anche "i grandi Umoristi". Io ne ero stato coinvolto perché PierCarpi mi aveva commissionato i "Grandi Umoristi - risguardi di Carlo Peronirisguardi", cioè le pagine iniziali e finali del libro. Qui avevo cercato di preparare un disegno utilizzando anche gli stili dei vari umoristi italiani e stranieri. La copertina - preparata da Roberto Molino - conteneva anche, in primo piano, una donnina nuda che in quegli anni era famosissima perché era l'interprete principale di un fumetto a colori che si trovava nelle ultime pagine della rivista Playboy; era un fumetto realizzato da vari disegnatori (alcune storie erano state realizzate dal grande Jack Davis che imperversava sulla rivista umoristica "Mad"). Una noterella a questo proposito: qualcuno mi aveva regalato la raccolta dei numeri di Playboy dove c'erano quei fumetti a colori, realizzati molto bene. Castelli lo scoprì e mi propose di fare uno scambio: quella raccolta di Playboy in cambio della raccolta completa delle storie di Paperino di Barks (in inglese) secondo me il migliore di tutti i tempi. Io accettai e sono tutt'oggi convinto di aver fatto un affare. Il libro "I grandi Umoristi" era una antologia di vignette di vari disegnatori che andavano di moda a quei tempi. Qui metto alcune vignette scelte a caso e poi la copertina ed i risguardi che avevo realizzato io. PierCarpi era un bravo umorista, bravo come scrittore e direttore di giornali, ma, secondo me, un po' scarso come disegnatore, ma lui non lo sapeva... e dentro quella antologia aveva messo anche qualche sua vignetta. Nella raccolta però non aveva messo nessuna vignetta mia. Io ci ero rimasto un po' male, ma lui mi diceva che mi aveva dato un posto di maggiore importanza facendomi realizzare i risguardi. Mah, forse aveva ragione lui.





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I commenti a questo PeroBlog sono molto graditi, a patto che non siano completamente Anonimi (ovviamente ciascuno può scegliersi un suo nickname se lo preferisce, ma che sia "credibile"... o comunque che non risulti come un "Anonymous"...) o che contengano frasi offensive o volgari, altrimenti "rischiano" di essere soppressi. Grazie.







(101 Segue)




Postato da: Perogatt a febbraio 27, 2007 16:20 | link | commenti (4)
grandi umoristi

venerdì, 23 febbraio 2007
ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (100)

Uno strano disegnatore: Edo



via Medeghino: casa a sinistra:, in alto,  lo studio Quando abitavo a Milano, intorno alla fine degli anni '60 per un certo periodo avevo uno studio con alcuni aiutanti (in via Medeghino, angolo Piazza Abbiategrasso), e fra questi c'era anche un certo Edo (da Edoardo), un giovane molto timido che teneva sempre la testa abbassata e si vergognava molto quando gli si chiedeva qualcosa, faceva fatica ad esprimersi. Però Edo aveva molta voglia di imparare e ce la metteva proprio tutta quando gli affidavo degli incarichi particolari, come ad esempio cercare delle documentazioni su ambienti particolari, oppure su divise o costumi dei tempi passati; insomma, si impegnava in una maniera enorme e ci si buttava a capofitto. Un giorno si è presentato in studio con due mezze maniche da aggiungere sulle braccia: avevano due elastici, uno dalla parte del polso ed un altro dalla parte del gomito. Queste mezze maniche erano di una stoffa blu ed Edo aveva detto che gliele aveva preparate sua madre perchè in quel modo non sciupava le maniche delle camicie. Quando le vidi per la prima volta con quelle mezze maniche io ci rimasi male: mi dava l'idea di un impiegato in un ufficio governativo, uno che aveva a che fare con le scartoffie. Lui si infilava le mezze maniche quando arrivava a se le toglieva quando usciva, lasciandole sulla sua sedia. Quando il lavoro che gli avevo affidato terminò e gli dissi che purtroppo non avevo più bisogno di lui, se ne andò mogio mogio lasciando lì le sue mezze maniche. Giorni fa le ho ritrovate: le conservo ancora e mi viene spesso da pensare a lui: Edo era speciale. Quando rispondeva a qualche domanda faceva fatica a parlare e dondolava la testa - che teneva sempre bassa - ed alla fine rispondeva con pochissime parole. Si esprimeva con dei monosillabi. Dico la verità, nonostante alcuni altri che facevano parte dello studio ci ridessero sul suo comportamento, a me invece faceva una enorme tenerezza. Non riuscii mai a fargli fare un discorso intero. Eppure, man mano che passava il tempo, migliorava sempre più e quello che faceva era sempre molto curato e molto preciso. In studio in quel periodo c'era anche Luigino (del quale ho parlato già in altre puntate): un "tuttofarista" che si arrangiava a disegnare un po' di tutto, ma lo scopo principale per cui lo tenevo volentieri in studio era quello che Luigino riusciva a tenere sempre molta allegria. Nel mio studio si è sempre ascoltata la radio, ed anche oggi appena entro in studio la mattina, la prima cosa che faccio è quella di accendere la radio (per lo più ascoltiamo Radio Deejay, oppure Radio Capital o Radio Montecarlo) ed anche a quell'epoca ovviamente accendevo la radio, ma allora non c'erano tutte le radio che ci sono oggi, c'era solo la Rai... quindi ascoltavamo sempre la rai, al massimo cambiavamo canale dalla Radio 1, a volte passavamo alla Radio 2. Alla mattina c'era una trasmissione, su Radio 1, seguitissima e si chiamava Chiamate Roma 3131"Chiamate Roma 3131", una trasmissione dove la gente telefonava ed il conduttore (mi sembra si chiasse Cavallina) rispondeva agli ascoltatori. A volte c'erano dei personaggi un po' strani che facevano telefonate un po' strampalate che riuscivano a far diventare la trasmissione un po' divertente, ma la maggior parte dei casi si trattava di argomenti seri e le risposte ovviemente erano altrettanto serie. Insomma, sull'onda di quella trasmissione, io e Luigino pensammo di fare uno scherzo ad un disegnatore nostro amico (con il quale abbiamo collaborato perchè faceva spesso anche degli spettacoli e partecipava a trasmissioni TV della Rai con caricature e noi due gli davamo una mano "dietro le quinte"...), si trattava di Bruno Prosdocimi (vedere una sua biografia su www.lfb.it/fff/umor/aut/p/prosdocimi_bruno.htm). ProsdocimiProsdocimi era (ed è) un bravissimo e veloce caricaturista e veniva abbastanza spesso a trovarci in studio (con la sua classica borsa nera dove spiccava la sua particolare firma divisa in tre parti, una sull'altra: firma di Pro-sdo-cimiPRO - SDO - CIMI) ed allora, come dicevo, iniziammo a prepapare lo scherzo per lui: una finta trasmissione che registrammo su nastro, imitando la trasmissione "Chiamate Roma 3131" e noi la chiamammo "Chiamate Bruno 3131". Ci impiegammo un po' di tempo per fare in modo che quanto registravamo somigliasse molto alla trasmissione della Rai. In prativa avevamo preparato una finta trasmissione dove si parlava solo di Bruno Prosdocimi. Una volta terminato il nastro aspettammo che Prosdocimi venisse in studio per fargli sentire, come se si trattasse della radio vera, la nostra cassetta con la finta trasmissione. Prosdocimi all'inizio era convinto che si trattasse della vera trasmissione ma poi si accorse che si parlava di lui e solo dopo un po' di tempo capì che si trattava di uno scherzo che ascoltò con molto interesse e molto divertimento.Spesse volte registravamo delle canzoni ed una volta avevano annunciato che, dopo un po' di tempo avrebbero trasmesso una canzone che a noi interessava, ma avevamo l'abitudine di scendere in strada dove, a pochi metri di distanza c'era un bar per prenderci un caffè. Dato che Edo non beveva caffè, rimaneva sempre in studio mentre noi scendevamo e quella volta incaricammo Edo di registrarci la canzone che attendevamo quando l'avrebbero trasmessa. Non aveva mai provato a registrare e gli spiegammo bene come doveva fare ed alla fine ci disse, con un filo di voce, che aveva capito. Noi scendemmo per andare a bere il caffè e dopo un po' ritornammo in studio chiedendo ad Edo se avevano trasmesso la canzone da noi attesa e lui rispose di sì; gli chiedemmo se l'aveva registrata, e con la testa bassa rispose di sì. Allora ritornammo indietro con il nastro per ascoltarla e sentimmo un annuncio da speaker che diceva più o meno "Ed ora, signore e signori, vi presentiamo la canzone (qui il titolo, che non ricordo)..." e subito dopo iniziava la musica della canzone da noi attesa. Noi rimanemmo sbalorditi per la presentazione: alla Rai non facevano mai un tipo di presentazione di quel tipo e risentendola capimmo che si trattava proprio della voce di Edo! Sbalorditi, gli chiedemmo se era stato lui a fare quella presentazione ed Edo rispose, a testa bassa e con un filo di voce, "Sì...". Noi rimanemmo sbalorditi: non sembrava l'Edo che conoscevamo, era spigliatissimo e con una voce sicura. Ci sembrava impossibile, ma Edo ci assicurò che era stato lui e ci chiese scusa per averlo fatto. Noi invece eravamo felicissimi: allora Edo parlava e parlava spigliato! Evidentemente al sua timidezza gli impediva di parlare con noi. Qualche anno dopo, sempre a Milano, ci fu un incontro di tutti gli animatori di disegni animati milanesi e ci ritrovammo nel retrobottega di un grosso bar. Qui le luci erano piuttosto basse e si faceva un po' fatica riconoscere le facce dei presenti. Ad un certo punto vidi uno che aveva un aspetto familiare e mi sentii dire "Buona sera, signor Peroni. Si ricorda di me? Sono Edo...". Rimasi sbalordito: era proprio Edo - che non rivedevo da anni - ed era sempre timido come quando frequentava il mio studio. Mi disse che stava lavorando per Bozzetto come animatore. Io ne fui felice e mi congratulai con lui, ma Edo abbassò la testa: era imbarazzatissimo. Inutile, nonostante gli anni Edo non era cambiato per niente!



Nota. In questa puntata non ci sono immagini di Edo per vari motivi: per rispetto della privacy e per la mancanza di foto adeguate. Chi legge provi ad immaginare questo Edo, molto probabilmente è proprio come lo si immagina...








Perogatt








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Postato da: Perogatt a febbraio 23, 2007 19:50 | link | commenti (6)
edo

venerdì, 16 febbraio 2007
ANEDDOTERIA PEROFUMETTOSA (99)

Ugo

 VUgo - 1 ritratto - 2 caricaturaerso la fine degli anni '40 mi trovavo a Milano e per un certo periodo disegnavo in uno studio di disegnatori di fumetti. Qui mi facevano disegnare degli sfondi, a volte anche dei personaggi oppure colorare delle tavole, insomma, facevo il "ragazzo di bottega" e mi accontentavo di fare un po' di tutto poiché intanto imparavo molti "segreti" del mestiere. In quello studio ho conosciuto diversi disegnatori di fumetti che a volte venivano per trovare i proprietari dello studio, ma mi ricordo in particolare di uno che aveva una faccia un po' particolare tanto che mi venne subito voglia di fargli una caricatura che poi riuscii a stilizzare in maniera tale che chiunque la vedeva riconosceva subito che si trattava di lui. Poi a volte lo misi anche in qualche fumetto, specialmente su un personaggio mio che allora facevo per il settimanale "Capitan Walter", un periodico del "Vittorioso" di Roma. Ebbene, ogni volta che veniva questo individuo mi chiedevano di fare la sua caricatura. Ah, mi ero dimenticato che quando lo vidi per la prima volta lui mi disse il suo nome (ora non lo ricordo proprio) ed io gli feci subito notare che il suo nome non si addiceva alla sua faccia: lui aveva la faccia da Ugo! Gli altri mi diedero ragione e da quel giorno tutti lo chiamammo Ugo e lui dovette accettare il fatto fino al punto che lui stesso a volte si firmava "Ugo"... Molti anni dopo, quando facevo il mensile "Slurp!", venne fuori l'idea di inserirci come riempitivo ogni tanto una specie di personaggino, preticamente un personaggino tutto denti che si affacciava al bordo di qualche vignetta ed io pensai subito di chiamarlo UGOme va?Ugo in ricordo di quell'Ugo che avevo creato in qualche modo molti anni prima; gli creai anche una sua maniera di parlare con delle parole che si adattavano ad essere modificate, ad esempio: "pastasciutta" diventava "pastasciUGA" e così via fino a fare dei lunghi discorsi, tutti impostati su questo giochetto di parole. Un personaggino strambo che continuai sul Giornalino una volta terminate le pubblicazioni di "Slurp" e lo misi su molti personaggi come nei fumetti dell'Ispettore Perogatt.Una volta era anche diventato l'interprete principale di un calendario che a quell'epoca realizzavo ogni anno come inserto del Giornalino. I lettori lo amavano e scrivevano spesso delle lettereciao da UGO perchè volevano ancora che disegnassi Ugo e si erano abituati a scrivere alla stessa maniera che usavo per i fumettini di Ugo! Peccato che, togliendomi l'Ispettore Perogatt, non ho avuto quasi più modo di inserirci Ugo (sito: www.perogatt.com/ugo); l'ultima volta lo avevo messo in qualche storia del mio personaggio "Tippy", sempre sul Giornalino, personaggio che poi fu abolito per poter dare spazio alle nuove arrivate, le W... (non scrivo il nome perchè mi è stato... ehm... proibito, ma tanto penso che la maggior parte di chi legge qui riesce ugualmente a capire di chi parlo...). Comunque, anche ora, appena mi capita l'occasione, ritiro fuori Ugo per infilarlo su alcuni altri fumetti, il più delle volte lo metto anche in compagnia di Slurp. A proposito, vorrei avvertire che il "mio" Slurp non ha nulla a che fare con il titolo della nuova trasmissione di Ricci su Canale 5 "Cultura Moderna - SLURP". D'accordo, slurp è una parola che si usa ma ho fatto caso che in quella trasmissione il conduttore ha un angolo che ha chiamato "la Slurperia". Gli ex lettori di Slurp per caso hanno mai fatto caso che a suo tempo avevo fatto proprio la Slurperia? Inoltre, nella trasmissione quotidiana TV "Slurpiamo" c'era anche una specie di negozio chiamato appunto Slurperia... Sarà un caso? Mah...





Perogatt






NOTA:



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(99 Segue)


Postato da: Perogatt a febbraio 16, 2007 16:20 | link | commenti (4)
ugo

mercoledì, 14 febbraio 2007
PeroAvviso










  Come avrete notato,  in questi ultimi giorni non ho messo altre puntate e non ho nemmeno risposto velocemente (come al mio solito) ai vari commenti). Il motivo? Abbastanza semplice:  sono stato lontano, non non sono andato in vacanza... ma in ospedale per degli esami.

Ora sono tornato, ma fra qualche giorno dovro'  tornarci per farne altri.

Di conseguenza non ho potuto mettere in rete altre puntate (che sono in preparazione): spero di poterlo fare al piu' presto. Nel frattempo chiedo agli amici affezionati di questo PeroBlog di seguitare a tornare: appena le altre puntate saranno terminate le mettero' qui. Ok? Quindi a presto.


Un caro saluto a tutti dal vostro amico




Perogatt


Postato da: Perogatt a febbraio 14, 2007 17:46 | link | commenti (2)
peroavviso