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Un Natale anomalo
Da molti anni, prima delle feste di Natale, invio ai parenti ed agli amici
numerosi biglietti postali con gli Auguri di Natale e di Buon Anno,
ultimamente però ho inviato molto più spesso quelli via e-mail. In
questi giorni ne sto ricevendo moltissimi - per posta normale, via
e-mail e per telefono - da amici e parenti anche lontanissimi, ma per
la prima volta io non ho inviato niente, non ho ho preparato il mio
biglietto (ogni anno cercando di realizzarlo il più originale
possibile) e non ho spedito niente. Che cosa è successo? Non mi
interessa più il Natale? Non mi interessano più i parenti e gli amici?
Niente di tutto questo. Purtroppo sono capitati alcuni eventi che mi
hanno impedito perfino di pensare a quelle cose. Si tratta in breve di
questo: mio figlio, quello che abita con noi e che mi aiuta nel mio
lavoro, è caduto per la scala che, dallo studio porta al piano di sopra
dell'abitazione. Prima lo spavento, poi le prime cure per cercare di
fare almeno qualcosa di urgente e necessario, tipo molto ghiaccio sulle
parti dove aveva battuto e varie creme. Dopo qualche giorno si era
rimesso quasi del tutto, quando mio figlio, dal piano superiore mi ha
chiamato con urgenza. Ho trovato mia moglie semisvenuita che era reduce
da una brutta caduta sui gradini del vialetto esterno che porta fuori
dalla casa. Dopo qualche momento finalmente si è ripresa, e ci ha
spiegato che cosa le era successo: stava uscendo per portare fuori la
pattumiera, ma il terreno era scivoloso dato che poco priva era
arrivata delle pioggia e, oltre tutto, non ha visto un gradino ed è
scivolata cadendo su altri gradini; ma ci ha dichiarato che le faceva
male in varie parti del corpo: la testa, il braccio e la mano sinistra
ed il ginocchio ed il piede sinistro. Anche qui: impacchi di ghiaccio e
creme varie per tentare di farle almeno qualcosa di immediato.
All'inizio sembrava che tutto si stesse rimettendo a posto abbastanza
bene, ma mia moglie ci diceva che le facevano molto male le dita del
piede sinistro. Allora abbiamo interpellato il nostro medico che, visto
che il piede si stava gonfiando, ci ha detto di recarci subito al
pronto soccorso. Infatti poco dopo l'abbiamo portata presso il pronto
soccorso di un ospedale della zona, quello che ci risulta più
affidabile e qui un infermiere le ha dato una occhiata veloce
dichiarando che si trattava di una cosa non grave, quindi ci ha messo in
fila dicendoci che dovevamo attendere almeno tre ore. Da diverso tempo
nei pronto soccorso esistono delle "fasce di urgenza" e
ovviamente danno la precedenza ai casi più gravi; però io mi chiedo
"come fa un semplice infermiere - per esperto che possa essere - a
decidere quanto sia grave o meno una persona con una semplice occhiata?
Mah. Sono state tre ore tremende: mia moglie si lamentava sempre più e
l'infermiere diceva che doveva attendere il suo turno. Quando
finalmente l'hanno chiamata, "ovviamente" non mi hanno fatto passare: in fondo io sono "solo"
il marito... Dopo una estenuante attesa, ad un certo punto hanno fatto
uscire mia moglie (con la carrozzella) e ci hanno detto che le hanno
fatto delle lastre dalle quali risultavano varie fratture ed occorreva
ingessarla, ma... loro non erano attrezzati per quella operazione e di
conseguenza avevano telefonato presso un altro ospedale (che non nomino
per riguardo ma che è il peggiore di tutta la zona e dintormi). Intanto
aveva cominciato a piovere a dirotto ed abbiamo dovuto arrangiarci in
qualche modo (da soli) per aiutarla a salire sulla nostra auto e
correre presso quell'ospedale che si trova abbastanza lontano. Qui
giunti pensavamo - ingenuamente - che ci avrebbero fatti passare
avanti, invece ci hanno detto (con la massima maleducazione) di
metterci in fila ed attendere il nostro turno. Quando finalmente è
stato il momento di mia moglie, l'anno portata nella "sala gessi".
Da quei poi ne è uscita, sempre in carrozzella, con metà gamba e tutto
il piede sinistro ingessato dicendoci che avremmo dovuto riportarla
verso la fine del mese che, guarda caso è anche la fine anno... Altra
cosa che mi chiedo: mia nuora, qualche mese fa, era caduta anche lei
dalle scale eppure all'ospedale dove l'avevano portata (nelle Marche,)
non l'hanno ingessata ma hanno usato altri sistemi "più moderni". Mi
chiedo: "ma è possibile che nelle Marche siano più aventi che in
Lombardia? Mah. Nuova fatica per caricare mia moglie in auto sotto un
fortissimo diluvio (con la paura anche che le si bagnasse la gamba
appena ingessata). Arrivati a casa sembrava tutto risolto, ma i pochi
metri che separano l'ingresso esterno alla porta di casa sono pieni di
gradini... Quindi io e mio figlio (che prima aveva procurato un
sacchetto di plastica da attaccare alla gamba con il gesso) abbiamo
aiutato mia moglie per riuscire a giungere fino a casa ma il tutto
sotto una fortissima pioggia... Ce l'abbiamo fatta ma eravamo tutti e
tre bagnati zuppi: l'ombrello non era facile da tenere dato che
dovevamo sollevare di peso mia moglie e ci occorrevano tutte e due le
braccia... Una volta in casa io ebbi un'idea: feci portare da mio
figlio una poltroncina con le rotelle dello studio ed in quel modo
almeno riuscivamo a spostarla almeno un po' in giro per le stanze. Per
fortuna un nostro amico, saputa la cosa, ci ha subito portato le
stampelle che lui aveva usato tempo addietro sempre per una gamba
ingessata e che ce le prestava (ah, dimenticavo che era sera e le
farmacie e negozi specializzati erano chiusi!). Così mia moglie con
moltissima fatica ha cercato di "imparare" in qualche modo ad usare le stampelle, ma ho detto che ha "cercato di imparare"
nel senso che non sa ancora usarle bene, nonostante siano passati
diversi giorni... Il giorno che l'abbiamo portata al pronto soccorso
era il 6 dicembre e sono passati ormai diversi giorni, ma di imparare
ad usare bene le stampelle, non se ne parla... Ovviamente abbiamo
dovuto apportare alcune modifiche in casa, tipo spostare dei mobili che
potevano disturbare il suo passaggio ed anche dei tappeti con i quali
avrebbe potuto scivolare, abbiamo posto alcune cose di uso comune alla
sua portata. Insomma, tutto il tempo io e mio figlio lo abbiamo
impiegato per stare dietro a mia moglie che, oltre tutto, per i primi
giorni doveva anche fare delle speciali iniezioni sulla pancia... E
poi, dal momento che io non guido, nostro figlio ha dovuto adattarsi,
anche se gli facevano male ancora alcune parti del corpo per la caduta,
ad andare in giro con l'auto per farsi preparare le ricette, per le
farmacie, per fare la spesa... Insomma, da giorni non è quasi mai in
casa e di conseguenza anche il lavoro ne ha risentito: siamo piuttosto
indietro con la tabella di marcia delle consegne del lavoro, e non è
servito a niente raccontare ai nostri datori di lavoro l'accaduto: il
lavoro andava comunque consegnato! No comment. Data la situazione,
abbiamo dovuto anche orgnizzarci per preparare da mangiare: per motivi
di diete ognuno di noi tre ha un tipo diverso di mangiare e di
conseguenza ogni volta sono molte le pentole da usare. Di conseguenza
il lavastoviglie è stato sempre in funzione... Mia moglie vuole fare da
mangiare lei, ma si sforza e le procura dei forti dolori. Io e mio
figlio facciamo molta fatica a farle capire che deve stare immobile se
vuole guarire prima, ma da quell'orecchio non ci sente tanto... So solo
che ogni tanto scopriamo io e mio figlio che mia moglie sta "tentando"
di preparare da mangiare e per fare questo deve sollevarsi e giungere a
prendere delle cose che si trovano su alcuni mobili pensili. Quando la
scopriamo, lei prende immediatamente le stampelle facendo finta di
niente. Insomma è una vera tortura. Inoltre mia moglie si è avvilita
perchè tutto questo è capitato proprio nel periodo delle feste e lei
non avrebbe potuto fare come gli altri anni, cioè dei giri presso i
negozi per le spese per la casa e per acquistare dei regali. Ma abbiamo
deciso che per quest'anno il Natale lo festeggeremo in maniera un po'
dimessa ed avremmo festeggiato se mai un po' più l'Epifania. Ma non è
la stessa cosa... Ogni tanto arrivano a trovarci degli amici che
ovviamente ci fanno molto piacere, ma ci troviamo in difficoltà per
invitarli a pranzo o cena: i nostri menu sono diventati per lo più a
base di scatolette... Qualche sera fa due amici ci hanno fatto la
sorpresa di venirci a trovare portandosi dietro la pizza per tutti: in
quel modo abbiamo potuto trascorrere delle ore assieme in tutta
tranquillità. Come dicevo all'inizio, mi è mancato il tempo per
preparare i biglietti per gli Auguri per le feste. Ma mi è tornato in
mente uno schizzo che avevo preparato tempo fa e l'ho subito colorato
proprio per poterlo mettere qui: in questo modo riesco a mantenere
almeno in parte la tradizione: metto qui quel biglietto ed invito tutti
gli amici a venire qui per vedere il biglietto: è dedicato a tutti, uno
per uno. L'altra sera io e mio figlio, che pensavamo per quest'anno di
non preparare nemmeno il solito presepio e l'albero di Natale, invece
ci siamo messi di buona lene ed in una serata abbiamo preparato il
tutto: forse è il presepio venuto meglio degli ultimi anni! L'abbiamo
fatto con molta fatica, ma molto amore! Comunque, come si suol dire:
l'anno prossimo sarà migliore. Lo speriamo, anche perchè per noi il
2006 è stato un anno pessimo. Ma... il 2007 io so già che non sarà poi
tanto diverso, anzi sembra che mi debbano operare (un intervento
abbastanza semplice) proprio i primi giorni di gennaio... Ma cerco di
non essere pessimista, anche se le premesse non sono le migliori... Ad
ogni modo, facendo un piccolo sforzo, faccio a tutti gli AUGURI DI BUONE FESTE! Servirà a qualcosa? Non lo so, ma ci provo...
P e r o g a t t
(94 Segue)
Ufficio PeroPostale: ancora Contix con sorpresa...
(93 Segue)
Scavi archeologici (con la... complicità di Luca Boschi
Come, non conosci Luca Boschi?
Eppure ormai lo si trova un po' dovunque, soprattutto nelle vairie
fiere-manifestazioni dei fumetti che si svolgono in giro per l'Italia.
Non è molto facile individuarlo dato che non risulta come un tipo
esuberante, che vuol mettersi in mostra: anzi direi proprio il
contrario. Io stesso ho impiegato molto tempo per riuscire ad
incontrarlo. Lo avevo sentito nominare, avevo letto alcune sue
presentazioni di albi o libri, ci siamo scambiate diverse e-mail
(specialmente in questi utlimi tempi) ma non gli avevo mai parlato di
persona. Pensavo si trattasse di un tipo che "se la tirava",
invece ho scoperto (con molto piacere) che è un tipo molto affabile,
molto entusiasta, soprattutto quando si parla di fumetti: allora si
entusiasma ancora di più. Ma ho scoperto che a volte è anche una specie
di "archeologo dei fumetti"... Infatti spesso è riuscito a scovare delle cose mie che avevo ormai completamente dimenticato...
Per prima cosa, un giorno mi aveva inviato una e-mail per dirmi che aveva scovato in un vecchio "Topolino"
un disegno mio... La cosa ovviamente mi aveva incuriosito e subito dopo
Luca mi aveva inviato una pagina di Topolino (mi ricordo che si
trattava di molti, molti anni fa...: il 1950!) dove appariva un mio
disegno con Eta Beta e sotto c'era scritto che quel disegno lo aveva inviato l'amico "lettore Carlo Peroni"...
Vidi con piacere ed anche di meraviglia quel disegno: io non avevo mai
visto quel numero di Topolino, ma mi era subito tornato in mente che,
intorno agli inizi della mia carriera, avevo realizzato diversi disegni
che avevo portato in giro per le varie redazioni con la speranza che mi
chiamassero per farmi fare dei fumetti. Insomma, fra il gruppo di
disegni e studi che avevo portato presso la redazione di Topolino (quando si trovava a Milano in Viale Bianca Maria di Savoia) c'era anche quel disegno di Eta Beta.
I redattori evidentemente avevano fatto un po' di confusione ed avevano
scambiato quei disegni per quelli inviati dai lettori ed avevano
pensato di farmi piacere pubblicando quel disegno. Solo che... in quel
periodo io avevo già cominciato a fare fumetti per altri giornali ed
inoltre... non avevo visto quel numero. Per fortuna ci ha pensato Luca
Boschi! Peccato che la pagina di Topolino con quel disegno (con tanto di
data e dati) si trovava su un computer che successivamente mi è andato
in tilt... e quindi formattato... A quell'epoca non usavo il salvataggio
a parte dei file (oggi porto tutto, nei limiti del possibile, cioè del
tempo a disposizione... su un hard-disk esterno, di conseguenza avevo
perso tutto!) Ultimamente ho parlato con Luca di questo fatto e mi
sembra che nemmeno lui si ricordi di quel ritrovamento, comunque mi ha
promesso di effettuare delle ricerche e se mai mi invierà di nuovo
quella pagina... Comunque mi ha inviato diverse altre e-mail e con
alcune mi ha anche inviato dei ritrovamenti "archeologici", come ad esempio due tavole di un mio personaggio chiamato "FILIPPO" che avevo realizzato, mi pare nell'anno 1959, per lo "Studio Rosi"
di Roma il quale poi li aveva utilizzati per alcune sue pubblicazioni
che io però non ho mai avuto modo di vedere, comunque una di queste si
chiamava "LA SETTIMANA DEI PICCOLI"... Sempre per quello studio avevo realizzato anche altri personaggi ("Ping e Pong")
e Luca Boschi me li aveva inviati, ma... anche quei file sono andati
persi sul mio pc formattato, quindi Luca mi ha promesso di cercare di
rintracciarli di nuovo e se mai rispedirmeli; in questo caso li
aggiungerò qui, oppure potrebbe darsi che ne faccia una puntata
apposita, deciderò quando sarà il momento. Ma Luca mi ha anche inviato
alcune tavole che avevo realizzato (sempre negli anni '50) a Roma: due di queste tavole hanno una particolarità, cioè le avevo realizzate in coppia con "Albe"
del quale avevo parlato diverse puntate fa e, tra l'altro, lo avevo
perso di vista, non avevo saputo più niente di lui fino a quando proprio
Luca Boschi mi aveva informato che purtroppo anche lui era scomparso
prematuramente!). Per un certo periodo, noi due
assieme avevamo realizzato una serie di storie "per puro divertimento".
In una di queste avevamo realizzato assieme il mio personaggio Gervasio in qualche storia particolarmente "folleggiante"... (vedi immagine qui a lato - storia pubblicata nel 1954 sul settimanale del Vittorioso "Capitan Walter") e poi Luca mi ha inviato anche una tavola di una storia (l'avevamo intitolata "GNOCCO IL GATTO SCIOCCO")
dove ci eravamo fatti anche la nostra autocaricatura (vedi immagine qui
a lato). Una particolarità: dato che io da sempre aggiungevo dei gatti nei miei disegni, Albe aveva pensato di aggiungerci un tucano
(un uccello con un enorme becco, molto buffo: eravamo andati assieme a
documentarci presso lo Zoo di Roma), quindi anche in questa tavole c'è
il suo tucano! Ah, la storia di Gnocco il gatto sciocco l'avevamo pubblicata in un momento in cui il Redattore Capo Domenico Volpi (da tutti noi chiamato Menico)
era in ferie e l'avevamo inviata in tipografia a sua insaputa: quando
Menico è tornato è andato su tutte le furie perchè aveva giudicato
quella storia troppo "sciocca" e noi due, candidi, gli rispondemmo in
coro: "appunto!" Tralascio le invettive del Redattore Capo e quanto dovemmo faticare per riuscire a farci perdonare...
Luca
Boschi mi ha promesso di cercare di rintracciare per me altre tavole di
quella storia, ma anche altre tavole che è riuscito a rintracciare (non
so come...), dei veri reperti archeologici..., che mi invierà man mano
che riuscirà a rintracciarle. Ma, durante la corrispondenza di questi
ultimi tempi ho scoperto che Luca non si interessa solo di fumetti, li
fa anche! Infatti mi ha inviato, a titolo di esempio, una tavola
realizzata da lui: Nolberto (che inserisco qui) dove si può notare che è anche un bravissimo disegnatore! (vedi immagine qui a lato).
Tutto qui? Ma no: ho scoperto che ha avuto (ed ha) a che fare con Topolino,
nel senso che ha collaborato (e collabora anche oggi) con storie di
quei personaggi (sinceramente non ricordo se mi aveva spiegato se lui si
è dedicato alle storie di Topolino o di Paperino oppure di tutti e
due). Per motivi di Copyright non posso mettere qui dei campioni, ma so
che l'elenco delle storie realizzate da Luca è molto lungo e, fino a
poco tempo fa, si trovava nel sito "Cronache di Topolinia", solo che mi sembra di aver capito che quel sito sia stato chiuso. Ma farò della indagini (magari incaricherò anche l'Ispettore Perogatt...) e spero di essere più preciso al più presto! Tutto
qui? Ma neanche per sogno... Ieri mi è arrivata un'altra e-mail da Luca
che mi inviava un altro strano ritrovamento: una tavole di un altro
fumetto sempre realizzato da me negli anni '50 (penso sia anche questo
per lo Studio Rosi), si tratta di "Giovannino e Giovannone":
non mi ricordo assolutamente di aver realizzato quel fumetto! Riconosco
chiaramente il mio stile e sono certo di avere fatto io quei disegni,
ma niente altro. Del resto in quel periodo la mia produzione era
intensissima e sfornavo una miriade di personaggi, di conseguenza mi è
quasi impossibile riuscire a ricordarmeli tutti. Oltre tutto io sono un
pessimo "archivista", come ho già detto in altre puntate, quindi
moltissima documentazione è andata persa (oppure non mi sono stati
ridati indietro i disegni originali oppure ancora mi sono stati "rubati"
da Editori con pochi scrupoli) e quello che sono riuscito a mettere in
ordine, dopo un po' viene... sommerso da altri fumetti che realizzo
successivamente... Di conseguenza occorre veramente effettuare degli "scavi archeologici"
nel mio studio, ma anche in altre stanze della mia casa (con grande
soddisfazione... ehm... di mia moglie... ho anche occupato anche vari
mobili...), quindi risulta difficile, a volte difficilissimo riuscire a
rintracciare qualcosa quando magari mi serve. A volte mi capita di
ritrovare dei vecchi disegni o dei vecchi giornali, ma capita spesso per
puro caso... No, non mi ero dimenticato di dire che Luca Boschi è
stato anche (fino all'anno scorso) vice presidente dell'"Anonima Fumetti" (l'Associazione dei fumettisti italiani, il cui presidente è Vittorio Pavesio, mentre fino a pochi anni fa era stato Gianfranco Goria che ha dovuto lasciare la carica perchè impegnato con il "Silf" - Sindacato Italiano Lavoratori del Fumetto - ma attualmente cura il sito - visitatissimo! - di AfNews: www.afnews.info, una delle più importanti Agenzie di notizie sul mondo internazionale dei fumetti).
Beh,
stavo per chiudere questa puntata quando... Luca mi ha inviato altri
miei disegni che ha scoperto su strane riviste romane (non ricordo il
titolo ma mi sembra si trattasse di un giornale di emigmistica - negli
anni '60 -; so che questi disegni nono stati stampati anche su molti
altri periodici, ovviamente... il tutto a mia insaputa! Da notare che
non mi ricordo assolutamente niente del personaggio chiamato "Barone Toporagno" e nemmeno del fumetto "C'era una volta"; i personaggi "Ping e Pong" invece me li ricordo e mi ricordo anche che successivamente erano stati chiamati anche "Plik e Plok"
da un altro Editore, sempre romano; ah, ovviamente anche questo fatto a
mia insaputa. Ma che bravi questi Editori!... In compenso è stato
veramente bravissimo Luca Boschi a riuscire a scovare questi "reperti archeologici perogattiani"! Ovviamente mi ha promesso di inviarmi anche altre sue scoperte, ma... quando ne avrà il tempo. Beh, per gli "archeologi" il tempo non ha impostanza ;)
Ah,
proprio oggi (12 dicembre 2006) mi e' arrivata una e-mail con la pagina
di Topolino con il mio disegno di Eta Beta (vedi sopra): grazie Luca!
Perogatt
(92 Segue)
Panini, lasagne e riso...
Questa
la devo proprio raccontare. Allora, qualche anno fa (come, quanti,
diciamo una decina? Dai, non fatemi fare i conti del tempo passato,
magari mi sbaglio ed allora mi arrivano moltagne di proteste. Quidi
diciamo una decita d'anni fa - decina più, decina meno) leggevo
assiduamente una rivista chiamata "COMIX". Era di grande formato ed era veramente ben fatta. L'Editore era un certo Panini. Questo nome lo avevo sentito e mi chiesi se per caso poteva aver avuto a che fare con le famosissime Figurine Panini. Infatti degli amici/colleghi mi dissero che in effetti uno dei fratelli Panini (mi sembrava si chiamasse Cosimo) aveva fondato una sua Editrice per realizzare quel bellissimo giornale chiamato appunto "COMIX".
Non ne perdevo mai un numero e lo trovavo sempre interessantissimo ed
anche molto ben fatto, pieno zeppo di idee, personaggi sconosciuti si
alternavano con personaggi conosciutissimi. Insomma, proprio l'ideale
per chi, come me, era appassionato di fumetti. Non ricordo se l'ho già
detto, beh eventualmente se per caso qualcuno avesse già letta la parte
seguente, tralasci di leggerla perchè ora mi va di raccontarla. Io,
come lavoro faccio il disegnatore, anzi l'Autore nel senso che molto
spesso scrivo e disegno moltissime storie dei miei personaggi. Ebbene,
come lavoro disegno, ma come hobby? Beh, a parte il computer (che mi fa
dannare ma ormai non potrei più farne senza) ed alcune collezioncine
(tipo quella delle banconote di tutto il mondo, ma... fasulle...
Cioè non illegali, ma realizzate in formati o colori diversi, con
delle cifre completamente diverse da quelle originali, poi la mia
collezione di sottobicchieri della birra, sempre da tutto il mondo che
gli amici che viaggiano veramente e non come me che ultimamente viaggio
colo con la fantasia... ogni volta che toirnano da qualche viaggio più
o meno esotico, mi portano in omaggio dei sottobicchieri della birra -
quelli di cartone che servono appunto per appoggiarci sopra i boccali
di birra - riuscendo così a rimpolpare la mia già ampia collezione), ma
come vero hobby il mio principale è proprio quello di... disegnare. Lo so, sembra strano e molti mi chiedono "Ma come, dopo una giornata passata a disegnare, poi alla fine ti rimetti a disegnare?!"
Ebbene sì, disegno, ma dopo i disegni fatti per lavoro, faccio molti
disegni solo per me, solo per riuscire a divertirmi. Purtroppo i
disegni che realizzo per lavoro mi piace farli, ma non posso dire che
mi ci diverto sempre, mentre con quelli che faccio per me (e che non
faccio vedere a nessuno) mi ci diverto proprio! Altro divertimento è
quello di leggere fumetti, ma non i miei, quelli di altri Autori, miei
colleghi. Ma torniamo al giornale COMIX.
Un giorno decisi di chiedere alla redazione se potevo andare a
trovarli e fui subito accontentato. Mi fissarono un appuntamento a
Modena (l'Editrice Panini si trovava proprio lì, a
Modena, in un bel palazzone) ed approfittai per portarmi dietro una
cartelletta - piuttosto striminzita - con delle fotocopie di alcuni miei
personaggi, pensando di chiedere se per caso un giorno qualcuno avesse
avuto voglia di dare un'occhiata e magari farci un pensierino per
vedere se qualcuno di quei personaggi avesse potuto trovare posto in
quel giornale. La redazione era proprio come l'avevo immaginata: la
solita confusione, i soliti disegni sparsi un po' dappertutto, persone
che giravano per la redazione con fogli o disegni in mano,
apparentemente davano l'idea di girare così, senza meta. Questo
è un classico delle redazioni di giornali di fumetti: chi le frequenta
non può essere che gente un po' pazzoide... Infatti, delle persone
serie farebbero un altro lavoro, magari guadagnandoci di più, ma
divertendosi meno... Così feci la conoscenza con uno dei direttori, "Guido De Maria" (era stato anche un disegnatore ed aveva creato il personaggio "Giumbolo" che era servito per la sigla del fortunato programma "SuperGulp - fumetti in TV" (prima si chiamava "Gulp",
poi "SuperGulp"; non ho mai capito come mai un giorno qualcuno della
Rai abbia deciso di sopprimerlo: a me piaceva moltissimo e so che era
molto seguito. Mah, misteri della Rai...). De Maria aveva anche
realizzato, insieme a Bonvi, il famoso personaggio Nick Carter (www.nickcarter.it) che ha avuto un grandissimo successo anche nei fumetti stampati, oltre a quelli in TV. Allora De Maria
mi fece un po' da guida per la redazione e mi disse anche che lui mi
conosceva benissimo e che aveva letto tutti i miei fumetti. Mi disse che
senz'altro un giorno o l'altro qualcuno dei miei personaggi avrebbe
trovato posto su COMIX. Ma ad un certo punto, era quasi l'una, vidi che tutti si davano da fare per arrivare al piano di sotto: la signora Panini (la moglie di Cosimo Panini)
aveva preparato delle teglie di lasagne per tutta la redazione. Io e
mia moglie ci trovammo un po' in difficoltà e chiedemmo se lì vicino
c'era una trattoria, ma De Maria ci disse che "ovviamente"
l'invito era rivolto anche a noi. Così ci affrettammo anche noi tre
per scendere un paio di rampe di scale per raggiungere il piano di
sotto, nella casa dei signori Panini. Già dalle scale si sentiva un
profumo veramente incredibilmente invitante, il profumo delle lasagne!
Appena entrati vedemmo che tutti erano indaffarati a mangiare le
lasagne della signora Panini ed io notai che... nei recipienti non
c'erano quasi più lasagne. Ma De Maria ci disse di non
preoccuparci: la signora Panini non faceva mai le lasagne in maniera
scarsa, infatti lei stessa ci rassicurò che in cucina erano già pronte
molte altre teglie di lasagne. Nel frattempo De Maria mi presentò al signor Panini.
Io ero emozionatissimo: dopo aver collezionato per anni ed anni io ed i
miei figli le sue famose figurine dei calciatori, non mi sembrava vero
potergli dare la mano! Scopersi che era un tipo molto alla buona, un
tipo che assolutamente non si dava delle arie. Cosa dire poi delle
lasagne? In vita mia non avevo mai mangiato delle lasagne più buone di
quelle! Eppure mia madre era stata anche una cuoca e le sue lasagne
erano sempre eccezionali, eppure la signora Panini l'aveva superata ed
anche di molto! Più tardi risalimmo nella redazione per proseguire il discorso interrotto e De Maria
mi disse di avere un po' di pazienza dato che loro avevano già una
bella scorta, ma che prima o poi mi avrebbe chiamato per un altro
incontro per metterci d'accordo sulla mia collaborazione a COMIX.
Intanto passavano i giorni, le settimane, i mesi... ma vedevo che il
giornale stava piano piano combiando impaginazione e cominciava a non
piacermi più tanto. Non ho mai saputo il perchè, ma so solo che la
qualità era cambiata e quello che un tempo era un bellissimo giornale,
non era più lo stesso: erano cambiati molti personaggi, ma soprattutto
mi accorsi che era anche cambiato il nome dell'Editore: non era più
Cosimo Panini, ma appariva il nome di suo figlio (almeno così mi era
stato riferito) e questi fungeva anche da direttore. Infine vidi che
non appariva nemmeno più il nome di De Maria
nell'elenco dei dirigenti e della redazione. Uhm... evidentemente
qualcosa era cambiato. Fatto sta che dopo poco tempo quel giornale non
si è più visto in edicola. Uscivano, con il logo della testata di COMIX
dei libretti con testi di vari autori comici: erano abbastanza belli,
ma non erano la stessa cosa... Diverso tempo dopo non trovai più in
edicola nemmeno quei libretti... Ma diverso tempo dopo, strombazzato da
una intensa campagna pubblicitaria, anche in TV, uscì l'Agenda COMIX,
con dentro diversi disegni di alcuni autori della "vecchia guardia"
del giornale, ma poca, pochissima roba in confronto al giornale. Così
smisi di pensare a quel giornale e mi rimisi a continuare il mio solito
lavoro presso "il Giornalino" con molte illustrazioni, su tutti i
numeri, per varie rubriche: Giromondo, Internet, Dalla parte dei ragazzi ed una pagina con uno speciale finto oroscopo condotto del mio personaggio Nostradamus Junior (con il quele poi, alla fine di ogni anno realizzavo anche uno speciale calendario, il Calendario di Nostradamus Junior, ogni anno diverso con sempre nuove idee. Inoltre c'erano le tavole delle storie in una o due tavole dell'Ispettore Perogatt,
il personaggio che... mi somigliava molto; inoltre seguitavo a
realizzare i fumetti dei Flintstones (che prima erano chiamati "Gli Antenati",
ma poi i nuovi proprietari di quella serie, la Warner, pretesero che
anche in Italia fossero chiamati come erano nati nella lingua originale,
cioè The Flintstones. Ma dopo qualche tempo mi
tolsero diverse rubriche, ed alla fine me le tolesero tutte, mi tolsero
anche l'Ispettore Perogatt e mi rimase la serie dei Flintstones, cosa
che realizzo tutt'ora. Cerco di divertirmi con quelle storie, ma si sa,
i personaggi si prestano poco a realizzare diverse storie avendo una
loro impronta ben precisa ed un controllo speciale da parte degli Stati
Uniti che mi impediscono di realizzare (come avevo fatto in passato)
delle storie speciali, come ad esempio la satira alla famosa serie Star Trek (che mi censurarono...) e poi la storia della Odissea rivista e corretta alla maniera degli Antenati, oppure quella volta che feci i "Promessi Sponsor", chiaramente ispirati ai Promessi sposi
di Manzoni. Le regole nel frattempo sono diventate ferree ed i
controlli sono diventati più severi. Quindi ogni volta io tento di
realizzare delle storie un po' diverse, con un po' di fantasia in più,
ma ogni volta rischio la "censura" da parte degli americani... Comunque, dell'avventura modenese con COMIX mi è rimasto un bel ricordo di Panini, delle lasagne della signora Panini e del riso
che ci facemmo in abbondanza nella redazione! Infatti, a quell'epoca
si rideva molto e forse (anzi, secondo me) il segreto del successo era
proprio quello: il lavorare con molta allegria! Ma poi tutto è
terminato. Tornerà un giornale simile? io lo spero sempre ed ogni volta
che vado in edicola spero di riuscire a trovare un giornale che si
distingua dal marasma di giornali e giornaletti che calano sempre più
di tono... Forse conviene recarsi nelle Fumetterie: lì ci sono ancora
delle novità e soprattutto dell'entusiasmo (come ad esempio la fortunata
serie degli albi di "Zannablù" dei due "Dentiblù"). Che il futuro sia proprio nelle fumetterie? Non lo so, ma potrebbe darsi...
Perogatt
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