Gianconiglio, Sonny e Conny: “Gemelli Diversi”
PREMESSA: Questo articolo, pubblicato per la prima volta il 6 Giugno 2006 su “furrymania.it”
(portale dedicato agli animali antropomorfi in tutte le arti, oggi chiuso), è più che altro un riassunto di quanto
già raccontato dallo stesso Carlo Peroni “Perogatt” in diverse puntate del suo blog, che trovate nella sezione “Links”
di questo sito e che chiunque voglia approfondire o saperne di più, può consultare. Nell'articolo, viene evidenziato
ciò che c'è da sapere di essenziale sul personaggio di Gianconiglio e sui personaggi da lui derivati, Sonny e Conny. L'autore
si è valso della collaborazione e dei consigli di Perogatt in persona, sia per correggere alcune inesattezze,
sia per aggiungere delle precisazioni a cui teneva in modo particolare.
Anche se formalmente sono personaggi diversi, i tre nomi del titolo convergono sostanzialmente in un personaggio:
un coniglio (a volte
grigio-azzurro, altre
verde, altre
azzurro ed altre ancora addirittura
blu! Tutto a causa di problemi tipografici di stampa...)
che ha avuto uno strano destino fra vicende editoriali, disaccordi fra i suoi autori, metamorfosi varie dell’ambientazione e dei personaggi.
Insomma, si possono considerare un po’ dei “gemelli” ma… “diversi”.
Tutto cominciò quando
Carlo Peroni, “Perogatt”
(disegnatore molto prolifico di fumetti e cartoni animati umoristici dal dopoguerra ad oggi) iniziò a collaborare con il
“Corriere dei Piccoli” dai primi anni ’70, reduce dalla grande stagione di “Carosello” che aveva dato tanto lavoro agli animatori italiani, ma che era ormai in fase di chiusura.
Nonostante avesse da proporre diversi nuovi progetti al direttore della rivista, questi gli affidò invece la realizzazione grafica di alcune sceneggiature scritte da
Carlo Triberti, un ex direttore del Corrierino (o meglio “Corriere dei Piccoli” dato che un periodico chiamato appunto “Corrierino” era esistito a Roma negli anni ’50-60 ed
al quale anche Peroni aveva intensamente collaborato).
Tali sceneggiature erano incentrate su un personaggio, un piccolo coniglio, che all’inizio doveva chiamarsi
“Giovanni il coniglietto”; ma poi, per compromesso, fu battezzato
“Gianconiglio”.
C’è da dire che Triberti, come sceneggiatore, scriveva in un linguaggio aulico d’altri tempi,
incomprensibile a chiunque oggi (ad esempio, in una sua sceneggiatura - riportata da Perogatt stesso, scrive:
“Gianconiglio avanza suspenso pede agitando una festuca”… che
in linguaggio moderno significa semplicemente che avanza in punta di piedi agitando una pagliuzza!) ed oltretutto, con gravi incongruenze di sceneggiatura…
tipo Gianconiglio che al ristorante ordina del brodo di tartaruga nonostante i conigli siano notoriamente vegetariani e benché nella serie compaia il personaggio di
una tartaruga antropomorfa, “Zia Tartaruga”!
Perciò, si deve principalmente a Perogatt ed alla sua immensa pazienza nell’adattare quelle strane sceneggiature, se alla fine (con il consenso del Direttore del Corriere dei Piccoli)
il personaggio non solo è stato pubblicato, ma ha ottenuto un grandissimo successo fra i lettori della rivista!