Ho la fortuna di conoscere
da parecchi anni un disegnatore, simpatico,
disponibile, allegro, pieno di voglia di fare e
di una dotata creatività fuori dal comune.
Di chi sto parlando?
Ma del mio ideatore, Giovanni Beduschi.
Lui mi creò nel lontano 1980, quando si
fratturò il bel nasino sbattendolo contro il
fondale di una piscina comunale nel mantovano.
Traendo spunto dalla frase della nonna: "...
ora ti rimarrà un naso grosso così !?! ",
trasse l'idea di un autocaricatura in cui il naso
assomigliasse ad una specie di salsicciotto. Ero
nato io: il Giò!!!
Ma oltre al naso cosa abbiamo in comune io e il
mio ideatore? La prima risposta che mi viene in
mente è niente! In realtà non è così. Se
facciamo un'analisi e se facciamo anche una
appassionata opera di smontaggio delle vicende
Socio-Politiche vissute da Beduschi, viviamo di
riflesso in una quotidianità filtrata attraverso
la fidanzata, i genitori, il fratellino, gli
amici, i colleghi di lavoro, ect...ect... È
impossibile dunque non leggere le vignette di
Beduschi senza almeno immedesimarsi nei
personaggi di questa quotidianità surreale fatta
di battute taglienti e di personaggi buffi.
Ma come è Beduschi nella vita di tutti i giorni
?
Un ragazzo come tutti gli altri, con la faccia da
bravo ragazzo, serio e educato. Attenzione però
a non dargli in mano una matita, perché allora
si trasforma e, incomincia ad inchiostrare
riviste e settimanali: "Zona Nove", "Il Nostro
Tempo", "Cuore", "Segnali di Fumo"... oppure
bersagliare personaggi politici su quotidiani
nazionali: "Corriere della Sera", "La Repubblica", "Il
Giorno", "Smemoranda"...
E se poi non è contento si sommerge di matite
colorate e pennarelli e partecipa a rassegne
umoristiche nazionali e internazionali.
Cosa dire ancora di lui? Che è come la Panda:
se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!!
Il
Giò
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